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Cultura

Visite da record e apertura prolungata: Roma esulta per un grande successo

Il Roseto Comunale di Roma resterà eccezionalmente aperto ancora per qualche settimana.

La decisione è stata presa a fronte del numero di visite record registrato fin dal primo giorno d’apertura (il 21 aprile, in occasione del Natale di Roma, ndr) e porterà a prolungare l’accesso allo storico roseto capitolino sin al 17 giugno.

Fino ad allora, per tutti sarà possibile visitare gratuitamente l’area ogni giorno, dalle ore 8:30 alle 19:30.

Che successo per Roma!

Generalmente accessibile soltanto durante il periodo di fioritura primaverile che va da fine aprile a maggio e di quella autunnale a ottobre, il Roseto Comunale quest’anno resterà aperto in via del tutto eccezionale fino alla metà di giugno.

Nelle ultime settimane, nonostante il tempo instabile, il roseto ha registrato un enorme afflusso di turisti e di romani, motivo per cui il Comune ha deciso di posticiparne la chiusura dei cancelli.

Un grande successo per la città di Roma, la quale nelle prossime due settimane ospiterà anche degli spettacoli teatrali ispirati al mondo delle rose e dei fiori.

Immagine | Wikimedia Commons Photo by Patafisik with public domain – Happyroma.it

Le performance avranno luogo proprio al Roseto Comunale, nelle date di sabato 10 giugno (alle ore 17:00) e sabato 17 giugno (alle ore 18:00) e, per l’occasione, il roseto in questi due giorni resterà aperto fino alle ore 21:00.

“Lo straordinario successo di quest’anno è testimoniato dalla grande affluenza di visitatori sia nei giorni feriali che nei weekend. Abbiamo registrato un forte aumento sia nella presenza di residenti che di turisti stranieri, in particolare francesi, olandesi, tedeschi e cinesi. In crescita è anche il numero di scolaresche provenienti da tutta Italia che vengono in visita a Roma e includono il roseto tra le bellezze da visitare”.

Ha dichiarato entusiasta Sabrina Alfonsi, l’assessora all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei rifiuti.

“Si tratta di un luogo unico, in una location splendida. Un trionfo di colori e di profumi che conquista tutti. I numeri record ottenuti nel 2023 ci rendono felici e ci spingono a lavorare ancora di più per valorizzare questa struttura. Ringrazio i nostri tecnici per la passione e la competenza che dedicano alla cura delle piante e alle visite guidate”.

Cos’è il Roseto Comunale

Il Roseto Comunale di Roma è un’area botanica dalla quale si può godere di una magnifica vista che spazia dal colle Palatino al campanile di Santa Maria in Cosmedin, così come dalla cupola della Sinagoga al Vittoriano, fino all’osservatorio di Monte Mario.

Si sviluppa sulle pendici dell’Aventino, sopra il Circo Massimo, in un luogo in cui i fiori sono sempre stati i protagonisti, sin dal III secolo a.C., quando Tacito già scriveva negli Annales di un tempio dedicato alla dea Flora, i cui festeggiamenti si svolgevano proprio nel Circo Massimo in primavera.

Caratterizzato da uno straordinario connubio di colori e profumi, nel 1645 divenne l’Orto degli Ebrei, con piccolo cimitero annesso (poi trasferito al Verano, ndr), mentre dal 1934 l’area venne destinata a parco dal piano regolatore generale di Roma.

È così che nel 1950 questa zona diventò la nuova sede del roseto comunale, diviso in due settori.

Uno ospita oltre mille rose provenienti da tutto il Mondo, l’altro soltanto le rose che partecipano al Concorso Internazionale “Premio Roma per le Nuove Varietà” (istituito nel 1933, si svolge ogni anno a maggio, ndr).

L’intera area è visitabile da persone con disabilità e al suo interno sono ammessi anche cani di piccola taglia, ovviamente al guinzaglio.

Una curiosità? Come ringraziamento alla comunità ebraica che aveva permesso di ricreare il roseto in quello che un tempo era un luogo sacro, all’ingresso del parco è stata posta una stele in ricordo della precedente destinazione e i vialetti che dividono le aiuole nell’area collezione ricordano la forma della menorah, il candelabro a sette bracci simbolo dell’ebraismo.

Marco Garghentino

Brianzolo dal 1996, ho sempre pensato che la comunicazione sia la principale arte che l’uomo ha sviluppato nei secoli. Amo lo sport, conoscere il Mondo ed essere informato. Ogni vita ha una storia e spesso vale la pena raccontarla.

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Marco Garghentino

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